In questo periodo – già da qualche mese per la verità – stanno spuntando tutti i vari articoli sui 3, 5, 10 trend del marketing per il 2020.
Bene, sì. Ho letto alcune cose che in realtà non sono altro che riproposte di tematiche passate (io stesso ne avevo scritto alcune lo scorso anno): chatbot, realtà aumentata e virtuale, marketing conversazionale, prepararsi alle ricerche provenienti dagli assistenti vocali, video, ecc.
Settori diversi poi hanno chiaramente trend diversi: il marketing turistico avrà verosimilmente dei trend diversi da quello del B2B, per quanto ci siano dei fenomeni, legati principalmente a tecnologia e società, che possono essere considerati globali.
In questo breve articolo voglio però parlare di quello che ritengo sia uno degli aspetti più importanti su cui concentrarsi, se non il più importante (IMHO).
I dati
Ho già affrontato in qualche modo questa tematica in un altro articolo. Sui dati e sull’importanza che ritengo abbiano per le aziende ho realizzato anche una serie di oltre 20 video.
Ma non si tratta solo di vedere i dati come importanti per le aziende.
Si tratta, ancora, a mio modesto parere, di cambiare l’approccio che troppo spesso si ha verso il marketing.
Marketing che nasce in un periodo che confrontato a quello odierno – come spesso accade anche in altri settori che hanno a che fare con la tecnologia – sembra distante ere geologiche.
Personalmente ho dato un esame di marketing all’università (sarà stato il 2005 più o meno) e ricordo perfettamente di non aver studiato nulla che toccasse minimamente gli aspetti tecnologici. Il marketing digitale semplicemente – nel materiale utilizzato per prepararsi all’esame – non esisteva.
Non dico di imparare degli strumenti, ma piuttosto di far conoscere allo studente che si avvicina ad una disciplina nuova le potenzialità di quella disciplina. E nota che nel mio corso di studi in tecnologie sociali, quello era l’unico esame di marketing, quindi a maggior ragione avrebbe dovuto essere una presentazione di quello che era il marketing e di quello che sarebbe stato.
E nel 2005, le potenzialità del marketing digitale erano già ampie.
L’approccio al marketing
L’approccio quindi.
Un tempo l’intuizione nel marketing era probabilmente tutto. Certo, le ricerche di mercato non sono qualcosa di nuovo. Ma erano un’attività complessa e costosa, riservata alle aziende più grandi.
Nelle aziende più piccole, l’intuizione di una singola persona guidava le scelte dell’azienda. E mi sto riferendo qui solo alle scelte di marketing.
Giallo o rosso? Tv o Radio? Personaggio famoso o persona della porta accanto? Tono amichevole o serioso? E tante altre scelte prese di pancia.
Bello, affascinante e carico di soddisfazione per chi riusciva a muoversi bene in un contesto di questo tipo e riusciva a fare le scelte giuste. Ma nel 2020 può essere ancora questo l’approccio?
Si possono fare delle scelte, dalle più banali alle più strategiche, basate semplicemente sul “io penso che” o sul “secondo me“?
Io credo di no.
Il data-driven marketing nel 2020
Abbiamo tantissimi dati a disposizione, nel 2020 avremo più dati a disposizione rispetto al 2019 e sarà sempre più vero con il passare degli anni.
Sempre più dati, sempre più fruibili a costi sempre più bassi.
Se c’è una cosa che non stai facendo e che a mio parere dovresti fare nel 2020 se ti occupi di marketing, è quella di acquisire competenze sull’uso dei dati.
Il data-driven marketing può essere d’aiuto prima, durante e dopo un’azione.
Non accadrà nel 2020 che tutte le aziende diventeranno data-driven company, nè accadrà nel 2020 che tutte le azioni di marketing saranno guidate dai dati.
Ma se nel primo caso la strada credo sia molto più lunga (serve cambiare il DNA dell’azienda), nel secondo caso il cambiamento è a portata di mano.
I dati ci sono, spesso sono gratuiti. Google Analytics, Google Search Console, Bing Webmaster Tools, Ubersuggest, Facebook Analytics sono solo alcuni esempi di come recuperare questi dati.
Allora, se non l’hai ancora fatto prima e ti occupi di marketing o hai la possibilità di influenzare qualche decisione, nel 2020 datti questo obiettivo: inizia a prendere decisioni basate sui dati.
Nei limiti del possibile. La creatività resta. L’intuito resta. L’esperienza resta.
Non ci stiamo dirigendo verso un mondo in cui il contributo delle persone sarà ridotto a zero. In mezzo ci sono tantissime sfumature e già passare da 0 a 1 in una scala che arriva a 100 è una grande differenza.